Imany, You will never know video del brano rivelazione dell’estate 2013 (VIDEO UFFICIALE)
Con il secondo posto sia nella classifica FIMI dei singoli che in quella di iTunes Italia, Imany conYou Will Never Know (testo, traduzione e video sono tra qualche riga) è senza dubbio la granderivelazione dell’estate 2013. Un successo, il suo, particolarmente sorprendente, poiché la 34enne cantante afro-francese è riuscita a imporre, in un periodo dove solitamente vanno per la maggiore i tormentoni dance, un pezzo malinconico e sensuale che richiama le radici soul-folk della sua terra d’origine, le Isole Comore (arcipelago tra il Mozambico e il Madagascar).
Il singolo You Will Never Know fa parte dell’album d’esordio di Imany, The Shape of a Broken Heart, uscito due anni fa ma pubblicato in Italia soltanto lo scorso luglio su etichetta Time Records. Anche l’album, che contiene dodici tracce cantate tutte in inglese, sta ottenendo risultati al di sopra di ogni più rosea aspettativa, visto che su iTunes lo troviamo attualmente in settima posizione. Precedentemente The Shape of a Broken Heart aveva già ottenuto il disco di platino in Francia.
Il vero nome di Imany è Nadia Mladjao ed è nata a Martigues, in Provenza, il 5 aprile 1979. Il suo nome d’arte significa ‘fede‘ o ‘speranza‘ in lingua Swahili. Dotata da madre natura di un fisico particolarmente slanciato, ha provato a cimentarsi prima come atleta di salto in alto e poi comemodella, trasferendosi negli Stati Uniti per dedicarsi pienamente a quest’ultima professione. Tre anni fa, stanca di essere considerata solo un ‘appendiabiti’, ha fatto ritorno in Francia per tentare lacarriera di cantante: un suo demo con sei pezzi è stato notato dal noto produttore senegaleseMalick N’Diaye che l’ha supportata fino all’uscita del suo primo album. E il resto è cronaca di questi giorni
Jovanotti: "Per me non c'è differenza tra i Bee Gees e De Gregori, la bella musica è bella e basta"
Ieri sera a Cortona sul palco insieme a lui anche Roberto Saviano.
Ieri sera protagonista nella sua Cortona, in Toscana (con Roberto Saviano sul palco), con la tappa conclusiva del Backup Tour - Lorenzo negli Stadi, Jovanotti ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Repubblica. Il cantautore ha provato a spiegare con le parole i tipo di rapporto che di sera in sera riesce a instaurare con il pubblico:
Io sono come mi si vede sul palco, chi sale in scena comunica alla gente quello che è, nell’arte in generale ma soprattutto nella musica. (…) Ci sono artisti che hanno creato questo tipo di rapporto con il pubblico, penso a Adriano Celentano, Gianni Morandi, Bruce Springsteen. C’è un aggettivo che usa Celentano che mi sembra spieghi bene quello che voglio dire: è “forte”. Ecco, Celentano è forte, Springsteen è forte, non è questione di bravura. Mi piacerebbe essere davvero forte.
Jovanotti, che tra mese di un mese vedremo in tv con uno speciale di Rai1 a lui dedicato dal titolo “Lorenzo negli stadi”, ha quindi ammesso che fare pop “mica è così facile”:
I capolavori del pop li hanno fatto i Beatles o i Red Hot Chili Peppers o Rihanna, funzionavano come funziona un cucchiaio. Una bella canzone deve funzionare, se non non serve a niente. Deve assolvere il suo ruolo, anche se è solo quello di farti ballare davanti allo specchio.
Lorenzo, che ha confessato di essere ossessionato dalla “ricerca della frase forte” e della “cosa giusta che ti possa cambiare quando la ascolti”, ha poi spiegato a cosa è dovuta la sua ecletticità:
Sono cresciuto negli Ottanta, non ho partecipato all’Italia degli schieramenti dove se ascoltavi i Bee Gees e la disco eri un fascista e se ascoltavi i cantautori eri di sinistra. Per me non c’è differenza tra i Bee Gees e De Gregori, la bella musica è bella e basta.
Infine, un pensiero sulle difficoltà di casa nostra, sempre però con una ventata di ottimismo e con tanta voglia di fare:
Le possibilità ci sono anche se vieni dall’Italia, nella dance, ad esempio, le star arrivano dalla Svezia o dal nostro Paese. Non è vero che da noi non si possono fare cose belle e nuove, se ce lo ripetiamo non si va da nessuna parte.
ROBIN THICKE E LA VERSIONE ACUSTICA DI ‘BLURRED LINES’ CON THE ROOTS (VIDEO)
Prendi il successo del momento, ovvero ‘Blurred Lines‘ di Robin Thicke.
Aggiungi The Roots con il loro stile ultracool, Jimmy Fallon, e una manciata di strumenti giocattolo.
Il risultato è una versione acustica e irresistibile della canzone al top delle classifiche di mezzo mondo!
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