C'è grande amarezza nelle parole di Renato Zero. L'artista romano aveva scritto Nanà, brano cantato da Sal da Vinci e presentato alla commissione del 67esimo Festival di Sanremo. Brano che è stato prontamente rifiutato da Carlo Conti e soci. "Sono in...cacchiatissimo, diciamo così. Non per me, non per la canzone, e nemmeno per Sal, con cui ho composto gran parte del suo nuovo disco, Non si fanno prigionieri (rilasciato il 2 dicembre scorso, ndr)", ha fatto sapere Zero al quotidiano Il Mattino.
Il brano voleva essere un canto di lode alla città partenopea (quest'anno già rappresentata al Festival da Gigi d'Alessio e Clementino fra i Big, Maldestro e Lele tra i Giovani): "Avevo scritto, in questo momento, un inno d'amore per Napoli città aperta, Nanà appunto: possibile che non meritasse di essere tra i 22 brani scelti? Tutti migliori del mio? Tutte voci migliori di quella di Sal?".
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