Dopo nove lunghi mesi di attesa è finalmente giunta l’ora di ammirare Rihanna in Pour it up, un video brutto, sporco e cattivo (ogni riferimento al film di Scola è assolutamente voluto) ma dall’incredibile fascino magnetico. In poco più di tre minuti di immagini lo spettatore viene trascinato in un delirante vortice di amoralità dove ogni azione, anche la più turpe, diventa lecita: del resto il testo del brano parla della necessità di accumulare denaro in qualsiasi maniera, non importa come. E Rihanna non si lascia pregare: da lussuriosa regina dello strip club (o bordello?) dove si svolge la scena, acconciata con un’improbabile parrucca bionda a metà tra Marilyn e Maria Antonietta, è lei a dare il via ai rozzi baccanali strusciandosi per tutto il tempo su un trono volutamente pacchiano, mentre conta i suoi fruscianti dollari circondata da ancelle devote (le professioniste Nicole Williams, Candace Cane e Secret Moneii), dedite come lei alla pole dance e al twerking più spinto.
Con il video di Pour it up, che lei stessa ha girato dopo i pesanti contrasti con il regista designato Vincent Haycock, Rihanna si è messa alle spalle le atmosfere patinate delle sue precedenti clip per sconfinare in contesti decisamente più espliciti. E’ probabile che non si tratti di una scelta definitiva, ma di un semplice adattarsi alle esigenze di un testo particolarmente forte. Anche perché continuando su questa strada rischierebbe il ban permamente dalla programmazione di emittenti musicali e piattaforme video, e non credo sia questa la strada migliore da percorrere.
In ogni caso il singolo Pour it up, terzo estratto da Unapologetic, ha ottenuto soprattutto negli USA risultati molto convincenti, entrando nelle prime venti posizioni della Billboard Hot 100 e al sesto posto della R&B chart. E a breve sarà la volta di un nuovo singolo, anch’esso accompagnato da un video tutto da scoprire: What Now.
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